L’importanza di essere convincenti
Nella vita come nel lavoro è indispensabile, quando ci si prefigge un traguardo, pensare ed agire in modo sinergico e proiettato verso la meta.
E’ importante riuscire a darsi un programma che si proponga, seguendo step ben chiari, il raggiungimento di un soddisfacimento personale.
Se noi siamo felici e appagati dal nostro fare quotidiano, emaniamo energie positive in qualsiasi ambiente ci troviamo.
Solitamente chiunque abbia dato il massimo di sé riesce di conseguenza ad essere convincente quanto basta.
Essere convincenti significa anche essere vincenti, e per essere vincenti è indispensabile assumere un atteggiamento che piaccia agli altri e per cui gli altri dicano:
…sì mi ha convinto! Mi piace!
Quanto è importante nell’attività professionale presentarsi con carattere?
E’ fondamentale!
Carattere non come sinonimo di arroganza e prevalenza sull’altro, ma come emblema di personalità e autenticità che sono la peculiarità che ci distingue e ci rende unici nel nostro essere.
Impariamo e sforziamoci di essere noi stessi puntando sui nostri punti di forza.
Non li conosciamo? Impariamo ad osservarci!
Presentarsi ad un appuntamento di lavoro o ad un incontro con un nuovo cliente sorridenti e con la mano protesa alla conoscenza e al saluto è già un buon biglietto da visita.
Chissà quante volte vi è capitato entrando in un qualsiasi esercizio commerciale o ufficio di pensare : qui non ci metto più piede! … giusta considerazione che fa seguito all’accoglienza indisponente di qualche commessa o impiegata che è infastidita dalla tua presenza e dalle tue richieste.
Eliminare all’istante. Questo comportamento nuoce gravemente alla salute del commercio e delle attività aziendali in genere. Non si può rappresentare un marchio o la qualità di un servizio e di un prodotto se noi stessi non ci crediamo o non ci interessa. Forse è utile pensare di fare altro.
Accogliere, proporre, vendere non è per tutti. I privilegiati sono pochi e sono doti e qualità che non si imparano facilmente se già non si è predisposti.
E’ possibile affinarle, educarle, proiettarle ad obbiettivi precisi. Imparare a dare per poter ricevere.
Proiettarci noi verso l’altro mai aspettare che l’altro venga verso di noi.
Ecco il primo step del nostro programma per essere convincenti.
Questo atteggiamento fa sentire bene noi (perché ci proponiamo con atteggiamento positivo) e di riflesso dispone la persona che abbiamo di fronte alla conoscenza.
Ascoltare gli argomenti e le necessità del nostro interlocutore è il secondo step che ci permette di entrare nella sua sfera umana e nel suo interesse, mettendolo nelle condizioni di essere predisposto alle nostre proposte e richieste.
Dimostrare di aver capito e proporsi alla definizione di una soluzione attendibile è il terzo elemento del programma.
Dunque per essere convincenti con gli altri dobbiamo partire con il convincere noi stessi della nostra capacità di essere utili e disponibili.
Sempre meno spesso e sempre con maggior difficoltà apriamo la porta la mattina. Non sappiamo cosa ci aspetta, non abbiamo certezze né punti precisi a cui affidarci. Solo noi stessi siamo artefici del nostro presente e del nostro futuro. Il nostro interlocutore è un individuo unico, legato alla propria individualità, al proprio mondo, alla propria identità. Noi dobbiamo predisporci a comprendere, a considerare che anche lui, come noi, combatte la sua battaglia quotidiana nel lavoro e nel privato. Tutti siamo protesi alla ricerca del benessere, fisico, mentale ed economico. Questo è ciò che ci accomuna agli altri. Cerchiamo di condividerlo considerandolo non un elemento negativo di allontanamento, ma un punto di energia e di sviluppo.
Stare bene con noi stessi è una buona partenza!
Anche se è difficile carichiamoci di energia positiva.