RITROVARE L’ENERGIA DI UN MOMENTO
Bentrovati a tutti!
Al rientro da qualche giorno di vacanza mi scorre di raccontarvi la mia energia del momento.
Ho talmente tante cose da dire che non so da dove cominciare. Ci provo!
Quest’estate, dopo 10 anni, ho fatto quelle che vengono comunemente chiamate ferie.
Non chiedetemi dei 10 anni passati perché sarebbe una storia troppo lunga da raccontare e con sfumature talmente colorite che hanno il loro risalto solo nel parlato di una chiacchierata vivace.
A differenza di molti, ma sicuramente non di pochi, le ho trascorse a casa, prendendo finalmente le giornate così come le proponeva il sole del mattino.
Consiglio vivamente, anche se si fa fatica, di alzarsi molto presto, di puntare la sveglia di buon mattino per gustare il silenzio e i profumi dell’alba. Attenzione non si deve essere per forza in una super località turistica per poter godere del relax e dei piaceri di un luogo.
Finalmente ero a casa senza l’assillo dei bagagli sempre pronti nel passato per motivi di lavoro e, finalmente insieme alla persona con cui condivido felicemente la mia vita, Stefano, senza per nulla tralasciare la presenza di Leone, un Cavalier King che da 3 anni divide con noi tutto il nostro mondo di famiglia.
E’ stata per me una scoperta, o meglio una riscoperta di sensazioni che negli anni avevo perduto, non per mancanza di tempo, e nemmeno per volontà o svogliatezza …
Credo piuttosto si tratti di assenza del momento giusto in cui l’energia fisica, mentale e di cuore ha la sua massima crescita e si ricarica di conseguenza o forse perché il metodo e l’organizzazione che si ha nel lavoro, inconsciamente ce li portiamo anche nei momenti in cui dovremmo staccare la spina.
Svegliarsi molto presto il mattino senza il pensiero di organizzare ed incastrare le ore e i minuti per far coincidere tempo e azioni della giornata, e bere il caffè guardandomi intorno, scoprendo che, in terrazza, nel vaso delle rose è nata una piccola piantina di edera portata dal vento … beh credetemi mi ha fatto sentire viva e curiosa di scoprire se intorno a me si fosse creato o fosse cambiato qualcosa di cui prima non mi ero accorta.
Il desiderio di prendere la bici e andare dove porta il vento o prendere la macchina per andare a cena in un posto nuovo in mezzo alle colline e scoprire che per caso eravamo capitati in un posto dove eravamo stati 20 anni prima.
Vivere la mia casa come se fossi un’ospite. Con un vantaggio di grande importanza : il mio letto (dormire e riposare bene ti fa vivere al meglio la giornata successiva, e questo non va sottovalutato) e tutte le mie cose che rappresentano le mie comodità, le mie manie, le mie preferenze.
Mi sono sentita come quand’ero bambina : avete presente l’entusiasmo e l’adrenalina che si prova quando si corre dalla batigia in mezzo al mare ventoso ricco di onde spumeggianti? Le onde che ti spingono avanti e indietro senza farti sentire il peso del corpo e ti tolgono il respiro dalle risate? Era tempo che non ritrovavo quell’energia.
L’energia della semplicità del momento e dello stare bene con la persona del cuore.
Mi sono ritrovata nuovamente al gioco degli schizzi per bagnare chi non ha il coraggio di tuffarsi perché l’acqua è fredda. Che corse e che risate! Che magnifica sensazione!
Era da tempo che non consideravo più l’energia di queste cose.
Quest’anno sono venute da sé o forse le ho cercate perché ne avevo bisogno Eppure non mi trovavo né in Sardegna, né alle Maldive ma in una spiaggia molto vicina a casa in cui le famiglie vicine di ombrellone parlano il tuo dialetto e sono sommerse da minifreezer pieni di qualsiasi “sfurizo” da mangiare. Per non parlare delle pance goderecce dei capi famiglia. L’Italia dei film di Alberto Sordi insomma…
Fatto certo è che da ora in poi voglio concedere a me e alla mia famiglia maggiori momenti di semplicità come quelli vissuti.
Il mio piccolo consiglio è di provare una volta a non farsi delle aspettative cercando la perfezione delle cose a tutti i costi. Dover organizzare la vacanza comprensiva del programma giorno per giorno per non perdere alcun attimo e avere tutto già predisposto …. Il classico “devo vedere tutto in poco tempo”.
Sconsigliato vivamente! Che fatica e che stress! Ma non ne avete abbastanza durante l’anno di vivere programmati come dei robot a cui nulla deve sfuggire??? E poi sento dire al rientro “sono più stanca di prima!” Ci credo è peggio che andare a lavorare.
Quanto più rilassante è mangiare un piatto di spaghetti aglio e olio alle 2 del pomeriggio dopo una lunga ma intensa mattinata trascorsa facendo quel che vien di fare?
Per me è stato il modo più entusiasmante di vivere la mia vacanza!
Penserete che sono pazza. Vi assicuro che sto benissimo e che non sono mai stata meglio.
Invito tutti, dunque, a guardarsi intorno perché la felicità di un momento condiviso con chi vi sta a cuore, non ha bisogno di programmi e organizzazioni ed è molto più vicino e semplice di quanto si può pensare… e soprattutto fa molto bene al cuore.